Tuesday, January 26, 2016

As quiet as a lemon


Years ago I constantly sketched. I had permanent calluses on my right middle finger from my 4B pencil.

Anni fa stavo sempre a fare gli schizzi. Avevo calli perenni sul dito medio della mano destra dovuti alla mia matita 4B.

I did drawings of balconies, windows and alleyways, but also sketches of other artists’ work like marble sculptures, oil paintings, tarot cards. I drew my friends’ faces, my own torso in the mirror, my professor giving a lecture.

Facevo disegni di balconi, finestre e viuzze, ma anche schizzi di opere artistiche altrui come sculture in marmo, dipinti ad olio, i tarocchi. Disegnavo i volti dei miei amici, il mio torso allo specchio, la mia professoressa mentre teneva una lezione.

But my favorite thing to draw was still life. Mandarins, onions, apples, rigatoni, dry leaves, lemons. Especially lemons. When halved and squeezed, they turn into intricate labyrinths that never repeat themselves. Each one tells its own tortuous and beautiful tale.

Ma la cosa che più amavo disegnare era la natura morta. Mandarini, cipolle, mele, rigatoni, foglie secche, limoni. I limoni specialmente. Tagliati a metà e spremuti, si trasformano in intricati labirinti che non si ripetono mai più. Ognuno racconta la propria bella e tortuosa storia.

I loved drawing still life because it was so very still. So very silent. And it would sit with me patiently for hours till I recorded every last living detail in a hundred shades of grey.

Mi piaceva disegnare la natura morta perche era così immobile. Così silenziosa. E rimaneva lì accanto a me, con una pazienza che durava delle ore, finché non avessi registrato ogni singolo suo dettaglio vivente in cento sfumature di grigio.

But then I’d shut the sketchbook. I had no purpose for drawing, no intended audience – although I’d sometimes gift drawings to admirers. I drew only to become as still and silent as a discarded lemon.

Ma poi chiudevo il blocco. Non avevo nessuno scopo nel disegnare, nessuno spettatore di riferimento – anche se a volte regalavo un disegno a qualche ammiratore. Disegnavo solo per diventare tanto immobile e silenziosa quanto un limone scartato.

These days I only make animal doodles on demand for my kids. I’ve even lost my confidence. My artistic outlet now is writing. Blah blah, words everywhere! I have so much to say that I constantly have to cut. And I write to be read, to engage people.

Oggi faccio soltanto qualche scarabocchio di animali su richiesta per i miei figli. Ho persino fino fiducia nelle mie capacità artistiche. Il mio sfogo artistico adesso è la scrittura. Bla bla, parole ovunque! Ho così tanto da dire che devo continuamente tagliare. E scrivo per essere letta, per coinvolgere le persone.

These two art forms – these two forms of self-expression – seem incompatible to me. Like they were performed by two completely different individuals. Or maybe not. Could writing, in the end, be just another way to freeze detail in time, and to ultimately reach a place beyond words? I'm not sure.

Queste due forme di arte – queste due forme di espressione – mi sembrano incompatibili. Come se fossero state compiute da due individui completamente diversi. O magari no. Potrebbe essere che infine la scrittura sia semplicemente un altro modo per non far sfuggire i dettagli della vita, e per arrivare alla fine in un luogo al di là delle parole? Non lo so di sicuro.

1 comment:

  1. Yes! Writing is a picture in words...to inspire ideas and, therefore, new pictures. At least I think so!

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