Eccovi un’altra traduzione fatta in casa di un classico moderno della letteratura per bambini. Tradotto dall’inglese in ventiuno lingue, esiste senza dubbio la versione italiana di Room on the Broom, ma non sono riuscita a trovarla su internet. E comunque credo che sarà difficile eguagliare il ritmo e la rima di questa mia traduzione. Modestamente.
Here is another homemade translation for you of a modern classic of children’s literature. Translated from English into twenty-one languages, there is undoubtedly an Italian version of Room on the Broom, but I haven’t been able to find it on the Internet. And, anyway, it would be hard to beat my rhythmical and rhyming translation. Humbly.
Allora se ti mancano, come nel mio caso, risorse bilingui per i tuoi sperimenti linguistici (detti anche “bambini”), stampa e incolla il testo seguente direttamente sulle pagine del libro originale. I tuoi sperimenti ti ringrazieranno.
So if you are lacking, as I am, in bilingual resources for your linguistic experiments (also known as “kids”), print out and paste the following text directly onto the pages of the original English book. Your experiments will thank you.
Room on the broom di Julia Donaldson, tradotto in italiano dalla sottoscritta
Room on the broom by Julia Donaldson, translated into Italian by yours truly
La strega aveva un gatto
e una lunga rossa treccia
e un cappello nero nero
appuntito come una freccia.
A lei scappò un sorriso
al gatto poi le fusa
mentre volavan nel vento
sulla scopa che sempre usan.
Ma una raffica di vento
proprio sul più bello
tirò forte e selvaggio
portando via il cappello.
“Giù!” urlò la strega
e sulla terra atterrarono.
Cercarono il cappello
ma non lo ritrovarono.
Ci fu un rumore nei cespugli.
La strega disse, “Lo senti?”
Poi un cane saltò fuori
col cappello tra i denti!
Lo posò delicatamente
e poi alla strega disse
(mentre lei il cappello nero
sulla testa lo rimise),
“Sono un cane bravo
che più bravo non si può.
C’è posto sulla scopa?
Mi serve un passaggio.”
“Sì!” urlò la strega
e il buon cane salì.
La strega batté la scopa,
la quale subito partì.
Volarono sopra i campi,
sopra vaste foreste.
Un vento tempestoso
soffiò sulle loro teste.
La strega ridacchiò
perché il cane era sciocco,
ma una raffica di vento
portò via il suo fiocco.
“Giù!” urlò la strega
e sulla terra atterrarono.
Cercarono il bel fiocco
ma non lo ritrovarono.
Poi con strido assordante
e un batter di ali – ecco
un bell’uccello verde
col fiocco nel suo becco!
Lo posò delicatamente
e poi alla strega disse
(mentre lei il bel fiocco
sulla treccia lo rimise),
“Sono un’uccello verde,
che più verde non si può.
C’è posto sulla scopa?
Mi serve un passaggio.”
“Sì!” urlò la strega
e l’uccello poi salì.
La strega batté la scopa,
la quale subito partì.
Volarono sopra le canne
e sopra fiumi belli.
Un vento tempestoso
gli scompigliò tutti i capelli.
Nel vasto cielo sfrecciarono
proprio come un siluro,
però cadde la bacchetta
che lei non teneva sicuro.
“Giù!” urlò la strega
e sulla terra atterrarono.
Cercarono la bacchetta
ma non la ritrovarono.
Poi da uno stagno
una rana del tutto fracida
per fortuna aveva in mano
la bacchetta magica!
La posò delicatamente
poi alla strega gracchiò
(mentre la strega col mantello
la sua bacchetta asciugò),
“Sono una rana pulita
che più pulita non si può.
C’è posto sulla scopa?
Mi serve un passaggio.”
“Sì!” urlò la strega
e la rana poi salì.
La strega batté la scopa,
la quale subito partì.
Superando le montagne
per la gioia lei saltò
così sopra le paludi
LA SCOPA SI SPEZZÒ!
Cadde giù il bravo cane,
la rana verde e il gatto.
Precipitarono tutti quanti
nel fango ad un tratto.
La scopa ormai rotta
in una nuvola entrò.
Un ruggito forte e brutto
la strega ascoltò.
“Sono un drago cattivo
che più cattivo non si può.
Strega con patate fritte
adesso mi mangerò.”
“No!” urlò la strega
mentre più in alto volò.
Il drago la inseguì
e tanto fuoco le sputò.
“Aiuto!” urlò la strega
e sulla terra atterrò.
Si guardò tutt’intorno
ma aiuto non trovò.
Il drago avvicinandosi
mostrava il lungo corno.
Disse, “Solo questa volta
mangio strega senza contorno.”
Ma mentre era sul procinto
di far di lei la sua cena,
vide nella palude buia
una terrificante scena.
Si innalzò dal fango
una bestia alta e nera
con piume appiccicose
e pure una criniera.
Con quattro grosse teste
cominciò ad intonare,
che più che una vera voce
era un urlo o un gracchiare.
Gocciolando di melma,
di fango e di fanghiglia,
disse,“Fila via, brutto drago! –
Quella strega è mia!”
Il drago allora si ritirò
e cominciò a tremare.
“Chiedo scusa!” balbettò,
“Ho fatto un’errore grave.
È stato un piacere conoscerLa,
ma ora devo scappare.”
E spiegando le grosse ali,
si mise subito a volare.
Volò giù lo sporco uccello,
la rana e poi il gatto,
finalmente liberando
il povero cane sfatto.
“Grazie, grazie!” gridò la strega
con la mano sulla guancia,
“Senza di voi di sicuro
sarei dentro la sua pancia.”
Con un sorriso, tirò fuori
il suo fedele calderone.
“Trovate cose da buttarci dentro
che faremo un minestrone!”
La rana trovò un giglio lungo,
il gatto la pigna di un pino.
L’uccello raccolse un ramoscello
e il cane un ossicino.
Buttarono tutto nel calderone
e la strega cominciò a girare,
e mentre girava bene bene
un breve incantesimo prese a fare.
“Zuppa, zuzu, zuppa, ZOPA!”
e s’innalzò dalla pentola
UNA MAGNIFICA SCOPA!
Aveva piscina e tre poltrone
per strega, cane e gatto,
e anche un nido per l’uccello
per tenerlo soddisfatto.
“Sì!” urlò la strega
e tutti poi salirono.
La strega batté la scopa,
e subito partirono.
Per l’originale inglese, vedi http://www.youtube.com/watch?v=hx-SIqNN0SM.
To see (and hear) the English original, go to http://www.youtube.com/watch?v=hx-SIqNN0SM.
Mammamia quanto sei brava! Keep these translations coming please! My 'experiments' get on-the-spot translations with at least 3 changes of verb tense, plenty of interruptions along the lines of "hmm... come si dice in italiano, 'dandelion', boh, devo chiedere alla nonna" and definitely no rhyme.
ReplyDeleteI'm so pleased! I'll share the link with our group. And yes, there's more to come. All of the rhyming type that simply CAN'T be done off the cuff!
ReplyDeleteP.S. Dandelion = "dente di leone" or "soffione" if it's one of the dried ones that you blow. At least I think.
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