L’altro giorno ho ricevuto un preziosissimo pacco – compatto, con calligrafia compatta e un piccolo timbro con scritto “Italia”. Evviva! No, non è la crema antirughe che ho ordinato, né la mozzarella di bufala di contrabbando, e neanche le mutandine di mio figlio lasciate in giro per il mondo che ci vengono rispedite, lavate e piegate. Ancora meglio.
The other day I received an extremely precious package – compact, with compact handwriting and a small stamp with the word “Italy”. Yay! No, it’s not the anti-ageing cream I ordered, or the smuggled buffalo mozzarella, or even my son’s underwear left on our world travels and sent back to us laundered and folded. Even better.
È una piccola tazzina di caffè, il colore di un cielo mattutino ricoperto di un leggero strato di nuvole. Sarà il colore, ma mi risulta speranzoso, tenero, fresco. Ed è il premio che ho vinto per aver fatto…niente.
It’s a tiny espresso cup, the color of the morning sky with a thin layer of clouds. Maybe it’s the color that makes it seem so hopeful, tender, fresh. And it’s the prize I won for having done…nothing.
Vi spiego. Un mesetto fa ho lasciato un commento per l’autrice del mio blog italiano preferito, Tazzina di Caffè (http://eccomimi.blogspot.com/). Un commento per ricordare alla bravissima Noemi quanto sono indimenticabili alcune sue espressioni, per esempio “la luna, il più brillante dei bottoni”, così suggestiva che me la rubo spesso per fare bella figura con mio figlio all’ora del racconto della buonanotte. Ero ignara del fatto che scrivere un commento quel giorno mi faceva partecipare ad un giveaway di una tazzina diventata famosa perché fotografata con Noemi in giro per Torino. Allora immagina la mia sorpresa quando ho visto che il mio nome era stato sorteggiato come vincitore! Mi è subito balenato in mente: “Incredibile! Un’altro lettore di questo blog si chiama Heddi?”
I’ll explain. About a month ago I left a comment for the author of my favorite Italian blog, Tazzina di Caffè (http://eccomimi.blogspot.com/). Just a comment to remind the talented Noemi just how unforgettable some of her phrases are, for example “the moon, the brightest of all buttons,” such an evocative expression that I often steal it to impress my son at story time. I was unaware of the fact that writing a comment on that particular day would enter me into a giveaway whose prize was a coffee cup made famous after Noemi had shot pictures of it around Turin. So imagine my surprise when I saw my name had been drawn as the winner! My first thought was: “Wow! There’s another blog follower with the name Heddi?”
Per di più ho vinto un mini racconto il cui protagonista ha il mio nome, che riporto qui: “Heddi ha tre mesi. I soli rumori che sente sono le voci lontane e la musica del suo primo giocattolo a forma di stella. Profuma di latte detergente, cotone e biscotti con granelli di zucchero. Non conosce ancora la luce ma ne amerà ogni riflesso.”
Furthermore, I won a mini story whose main character has my name, which I’ll quote here: “Heddi is three months old. The only sounds she hears are faraway voices and the music from her first toy, shaped like a star. She smells like cleansing milk, cotton and cookies with raw sugar crystals. She doesn’t yet know the light but she will one day love its every reflection.”
Ammazza, come ne avevo bisogno…del cotone, lo zucchero, la luce. La tazzina color cielo. Per non parlare di quelle leggere nuvolette che sono le spagnolette di polistirolo, il materiale da imballaggio che ho dovuto però buttare dopo che mio figlio ci ha fatto ben due bagni caldi con quelle nuvole cumulus galleggianti, che hanno avuto di gran lunga maggiore successo della plastica a bolle d’aria.
Wow, how I needed that…cotton, sugar, light. A cup the color of the sky. Not to mention those light clouds that polystyrene peanuts look like, that packing material that I had to toss out after my son had two hot baths with those floating cumulus clouds, which turned out to be a much bigger hit that even bubble wrap.
Ma è un regalo che non mi merito. Dirai che forse cosmicamente me lo sono meritato, come ricompensa per il recente attacco di diarrea fulminante che ha avuto mio figlio sul pullman per Philadelphia, un viaggio di due ore senza acqua corrente. O per il sapore orripilante delle tisane cinesi che mi sono dovuto scolare per curare – ironicamente – la nausea.
But it’s a gift I don’t deserve. You might say that perhaps cosmically I earned it, to make up for my son’s recent attack of diarrhea on the two-hour bus trip to Philadelphia without running water. Or for the horrible taste of those Chinese herbs I had to down in order to treat – ironically – a bout of nausea.
Ma davvero il premio non me lo merito. Invece lo meritava di più una persona che ne aveva un desiderio pazzo, uno che di notte aveva pregato che la fortuna solo questa volta gli sorridesse. Almeno uno che beve il caffè.
But really I don’t deserve the prize. It should have gone to someone who wanted it like crazy, who prayed at night that just this once he would have a stroke of luck. At least someone who drinks coffee.
Anch’io ho sofferto di questo tipo di desiderio insoddisfattibile, anche ieri quando ho ‘donato’ degli spiccioli alla bancarella della Lega Femminile di Rugby, con partecipazione all’estrazione di un premio di mille dollari. Passo molto tempo a desiderare le cose: poter pagare le bollette arretrate, non dover usare più la carta igienica ruvida di carta riciclata; desidero una nuova macchina, un agente letterario, una villa al mare.
I too have suffered from this type of unsatisfiable desire, even just yesterday when I ‘donated’ some spare change at the Women’s Rugby League stand, with the chance to be in for the draw to win one thousand dollars. I spend a lot of time wanting things: to be able to pay our overdue bills, to no longer have to use that rough recycled toilet paper; I want a new car, a literary agent, a beach house.
Ma da quando ho vinto inaspettamente questo regalo, questo pezzo di cielo mandatomi da una nuova amica, ho cambiato prospettiva sulla vita. Ho capito che più riesco a non desiderare, a non pregare ogni notte che i miei sogni si avverino, più le cose belle mi capitano…quando meno me le aspetto. Chissà quali cose meravigliose potrebbero succedermi se solo smettessi di chiedere? Oso chiedere niente?
But since I unexpectedly won this gift, this little piece of sky sent to me by a new friend, I’ve changed my perspective on life. I now understand that the more I am able not to want things, not to pray every night for my dreams to come true, then the more good things happen to me…when I am least expecting them. Who knows what wonderful things might just happen to me if I only stopped asking? Dare I ask for nothing?
Grazie, Noemi.
Heddi, grazieeeee: questo post mi ha fatto ridere, poi commuovere, poi di nuovo ridere e poi ancora GRAZIE. Spero io di meritarlo... E non sai quanto sono felice che questo piccolo regalo sia stato gradito e sia diventato anche lo spunto per una riflessione verissima, sui desideri, che condivido in pieno. Ti abbraccio forte, anche il tuo bimbo (ahahahaha la diarrea!!!! povero -.- arghhh)
ReplyDeleteBellissimo. :)
ReplyDeleteGrazie a te, Noemi! Che bella idea che hai avuto, quella del giveaway...alla fine e' stato uno scambio di idee - e non solo di oggetti- attraverso gli oceani. Un abbraccio!
ReplyDeleteGrazie, Carolina. Questa settimana doveva essere la tua stupenda traduzione, sara' per il mese prossimo! un bacione
ReplyDeleteCara mia, I wanted to tell you that I've nominated you together with my other ever-bestest blog-friends for the Liebster Blog Award! You'll find the details over at my place... Us wannabe-writers have to stick together, don't we? Have fun & take care.
ReplyDeleteThank you, Dieter! I'm honored and delighted!
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