Ci sono momenti in cui sento di essere una mamma scadente – come quando faccio vedere al pupo troppi cartoni animati per poter scappare a scrostare i piatti della sera prima, o quando mi ritrovo a contare i minuti finché possiamo lasciare il parco giochi semplicemente perché ci sono, come dire, troppi bambini.
There are moments when I feel like a second-rate mom – like when I let the little man watch too many cartoons so that I can run off and scour last night’s dishes, or when I find myself counting the minutes till we can leave the playground simply because there are, how to put it, too many children.
In quei momenti, per ricompensare, faccio una di queste due cose: 1) faccio il pane fatto in casa con cannella e uva passa, oppure; 2) faccio la traduzione in rima di un libro per bambini dall’inglese all’italiano. In tutti e due i casi, bisogna aspettare fino a sera per godersi i risultati finali.
In those moment, to make up for it, I do one of two things : 1) I bake homemade cinnamon raisin bread or; 2) I translate a children’s book from English into Italian so that it still rhymes. In both cases, you have to wait until the evening to enjoy the final results.
Con la pagnotta fumante appena sfornata e la cucina infarinata fin dentro le assi del pavimento, come minimo mi sento più domestica. Poi a chi non piace il pane? Invece la traduzione di un libricino – che non verrà mai goduta da più di uno, massimo due, “lettori” – diciamoci la verita, è un’attività solitaria e un po’ da secchioni. È uno sforzo a stento domestico che può dare soddisfazione solo a mamme fissate come me col bilinguismo dei propri figli. A mamme col chiodo fisso per il metodo “un genitore, una lingua” e che perfino rendono la parola “French toast” con “pane fritto". A mamme con poche risorse nella seconda lingua perché vivono a 18,000 chilometri dall’Italia. A mamme esauste che alle otto di sera non trovano più neanche l’energia per lavarsi i denti tanto meno per fare la traduzione simultanea di una filastrocca e per farla rimare.
With that steaming loaf straight out of the oven and the kitchen covered in floor down to the cracks between the floorboards, at the very least I feel I bit more domestic. And anyway who doesn’t like bread? On the other hand, translating a little book – which will never be enjoyed by more than one, at the most two, “readers” – let’s be honest here, is a solitary and slightly nerdy activity. It’s a scarcely domestic effort that can only satisfy moms like me who are obsessed with their children’s bilingualism. Moms who are so manic about the “one parent, one language” method that they even translate “French toast” as “pane fritto” (Italian for “fried bread”). Moms with few resources in the second language because they live 18,000 kilometers from Italy? Exhausted moms who, at eight o’clock at night, can’t even find the energy to brush their teeth, let alone do a simultaneous translation of a nursery rhyme in rhyme.
Vi risparmio la fatica. Se stai insegnando l’italiano al tuo bambino, basta trovare una copia di questo noto libro e copiare e incollare il testo seguente accanto all’originale. Ora va a giocare col pupo.
I’ll save you the effort. If you’re teaching your child Italian, simply find a copy of this popular book, and copy and paste the following text beside the original. Now go off and play with the little guy.
How do dinosaurs eat their food? by Jane Yolen and Mark Teague
Come fa un dinosauro la colazione? Fa rutti, chiasso e una grossa eruzione?
How does a dinosaur eat all his food? Does he burp, does he belch, or make noises quite rude?
Getta i cereali per aria, fa un enorme salto nella speranza che sistemi tutto un’altro?
Does he pick at his cereal, throw down his cup, hoping to make someone else pick it up?
Si lamenta, si agita e si contorce senza posa? Lancia la pasta in aria se non gli piace qualcosa?
Does he fuss, does he fidget, or squirm in his chair? Does he flip his spaghetti high into the air?
È rispetto al cuoco generalmente SCONTROSO?
DOES A DINOSAUR GLARE?
Come mangia un dinosauro la cenetta? Sputa via i broccoli in furia e in fretta?
How does a dinosaur eat all his food? Does he spit out his broccoli partially chewed?
Fa le bollicine nel latte? Inserisce fagiolini nel naso? Con le dita del piede spreme arance, per caso?
Does he bubble his milk? Stick beans up his nose? Does he squeeze juicy oranges with his big toes?
Ma no… Dice “Per favore” e “Grazie.” Si siede con finezza. Pulisce il suo piatto con sorrisi e gentilezza.
No…He says, “Please” and “Thank you.” He sits very still. He eats all before him with smiles and goodwill.
Prova cibi nuovi, almeno un assaggio. Non è rumoroso; è premuroso e saggio.
He tries every new thing, at least one small bite. He makes no loud noises – that isn’t polite.
Non butta mai niente, né mai e né mo’. E dopo che ha finito, ne chiede un’altro po’.
He never drops anything onto the floor. And after he’s finished, he asks for some more.
Mangia. Mangia, piccolo dinosauro.
Eat up. Eat up, little dinosaur.
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