Ci vuole una buona dose di ambizione per diventare scrittrice. Per tollerare i numerosi “no, grazie” e le statistiche deprimenti sugli autori aspiranti. Per non lasciarsi scoraggiare. Per insistere a credere che sì, un giorno quel manoscritto che hai nel cassetto da tre anni verrà pubblicato, che sia con l’appoggio di un particolare agente letterario, o con l’intervento divino.
You need a good dose of ambition in order to become a writer. To put up with the many “no thanks” and the depressing statistics on aspiring writers. To keep your spirits up. To keep believing that yes, one day that manuscript that you’ve had in your drawer for three years will be published, whether that be with the help of a particular literary agent or with divine intervention.
Sfoderare questo tipo di ambizione non è da poco dal momento che si tratta non di un’ambizione qualunque, ma di una lucentezza accecante da bomba atomica, di una forza prorompente da sfondare porte blindate. E tutta quest’energia si dovrebbe reinventare ogni giorno, a cominciare dall’alba non appena il pupo ti sveglia con un calcio nelle budella e con la richiesta di grattargli le punture di zanzara. Perché per poter mantenere per mesi e mesi interi questo genere di ambizione, non si può mollare neanche per un attimo.
To pull out this type of ambition is not easy once you realize that we’re not talking here about any old ambition, but a blinding light like that of an atomic bomb, a bursting energy strong enough to knock down reinforced doors. And you have to reinvent this energy every day, starting from dawn as soon as your little boy wakes you up with a kick in the gut demanding that you scratch his mosquito bites. Because in order to maintain this kind of ambition for months on end, you can’t give up even for a second.
Ciò è particolarmente difficile per una persona come me che è di natura poco ambiziosa. Ossia per una persona per cui il termine ambizione significa qualcosa di vagamente spirituale come “compiere la propria missione nella vita” oppure in senso più concreto quello di “riuscire a fare i piatti prima di andare a letto”.
This is especially hard for someone like me who is not naturally very ambitious. Or rather for a person whose understanding of the word ambition is something vaguely spiritual like “fulfil one’s mission in life” or, more practically speaking, “manage to do the dishes before bed”.
Ma non temete perché io sono la dimostrazione vivente che l’ambizione si può ineffetti imparare, perfino alla mia età. Ecco le mie strategie da autodidatta per imparare e mantenere l’ambizione necessaria per diventare scrittrice pubblicata:
But never fear because I am living proof that ambition can in fact be learned, even at my age. Here are my self-taught strategies for learning and maintaining the ambition necessary to become a publisher author:
1. Recitare un mantra. Il mio preferito del momento è “Il tuo libro ha un compleanno. È solo che non sai quando sarà.”
1. Recite a mantra. My favorite at the moment is “Your book has a birthday. You just don’t know when it is.”
2. Rileggere il proprio manoscritto assaporando brani particolarmente scintillanti come ad esempio “i passi echeggiavano nelle strade deserte, portando all’uscio di casa antiche donne, come la pioggia porta alla luce i lombrichi” per poi esclamare, “Sono un genio!” (Qui è vivamente consigliato saltare i brani ancora bisognosi di revisione: dopo ben otto revisioni precendenti del manoscritto, non è questo il momento di suscitare dubbi.)
2. Reread your manuscript savoring particularly brilliant passages like “their footsteps echoed in the deserted streets, bringing ancient women to their doorways like the way rain brings out the worms”, after which you exclaim, “I’m a genius!” (Here it is strongly advised that you skip passages still in need of editing: after a full eight revisions of your manuscript, this is not the moment to stir up doubts.)
3. Chiedere l’opinione a tuo marito in domande più o meno dirette come “Ti piace da morire il mio libro, vero?” oppure “Secondo te, sono un genio?”
3. Ask your husband for his opinion worded more or less directly, such as in “You love my book, don’t you?” or “Do you think I’m a genius?”
4. Chiedere l’opinione a tuo figlio anche se ha solo due anni e mezzo e quando dice “Brava, Mamma!” probabilmente si riferisce al fatto che gli hai finalmente acceso la tv.
4. Ask your son for his opinion even if he is only two and half and when he says, “Well-done, Mom!” he’s probably referring to the fact that you finally turned on the TV for him.
5. Sorridere ed emanare un atteggiamento rigorosamente positivo. Questo nonostante la costante preoccupazione che ti cadrà il dente canino già mezzo franato che si trova proprio all’angolo del sorriso e che rischia di sradicarsi se mangi una crosta di pane un po’ troppo tostata, e ti viene proprio da intonare al cielo imprecazioni napoletane ma non puoi perché sai che è solo colpa tua che l’hai lasciato cariare fino a necessitare la decanalizzazione e per udito selettivo non hai ascoltato l’avvertimento del dentista di incapsularlo.
5. Smile and exude a rigorously positive attitude despite the constant concern that your canine, which is already half collapsed and is located just at the corner of your smile line, is going to fall out from the root if you eat a slightly overtoasted bread crust, and you feel like cursing the heavens in Neapolitan but you can’t because you know it’s only your own fault that you let your tooth rot to the point where you needed a root canal and then, due to selective hearing, you didn’t heed the dentist’s warning to get it crowned.
6. Esercitarti a firmare il tuo nome. Quando vai a riprendere il pupo e la babysitter ti chiede di firmare qui e qui e qui i moduli da consegnare all’ente di controllo, firma con estro particolare, immaginandoti di autografare copie all’esordio del tuo libro. Chiedile se vuole una dedica. Alla fine ringraziala per essere venuta. Poi prendi il pupo e torna a casa.
6. Practice signing your name. When you go pick up your boy and the babysitter asks you to sign here and here and here on these forms that she needs to hand in to the regulating body, sign them with particular flair, imagining that you’re autographing copies at your book launch. Ask her if she’d like a dedication. Afterwards, thank her for coming. Then take your kid and go home.
7. Leggere i segni. Non ci vuole un indovino per accedere alle rivelazioni sul proprio futuro offerteti dalla sfera spirituale. Puoi porre tu stesso una domanda agli spiriti, ad esempio “Abboccherà quel agente letterario tizio e caio che ho contatto tredici giorni fa?” e aprire a casaccio il dizionario di sinonimi che hai davanti, e quando il tuo dito ciecamente finisce sulla parola “affari”, puoi rassicurarti che gli spiriti ti hanno appena dato una grossa pacca sulla spalla e offerto un sigaro.
7. Read the signs. You don’t need a fortune-teller to access revelations into your future that are offered to you from the spiritual realm. You yourself can ask the spirits a question like “Will I get a bite from that literary agent so and so that I contacted thirteen days ago?” and open up to a random page in your thesaurus and when your finger blindly lands on the word “business”, you can reassure yourself that the spirits just gave you a big pat on the back and offered you a cigar.
8. Astenersi dalle droghe. Questa strategia è per me la più facile siccome sono da sempre non solo astemia ma anche critica di chi abusa sostanze stupefacenti. È ben noto l’effetto distruttivo che in particolare modo l’alchol e la marijuana hanno sull’amibizione.
8. Don't do drugs. This strategy comes the easiest to me since I’ve always been not just a teetotaler but also very judgmental of those with substance abuse issues. The destructive effect especially of alcohol and marijuana on ambition are well-known.
9. Consumare molta caffeina. Al mattino appena ti alzi, poi a metà mattina ai primi segni di afflosciamento, poi ancora nel pomeriggio verso le tre. Altrimenti rischi seriamente di ammosciarti ed abbacchiarti e quindi di perdere completamente ogni ambizione – oppure la voglia – di pubblicare il tuo manoscritto. Per non parlare di quella di lavare i piatti.
9. Consume a lot of caffeine. In the morning as soon as you get up, then mid-morning at the first signs that you’re fading, then again the afternoon around three. Otherwise you seriously risk wilting and getting down on life with the result that you’ll completely lose every ambition – or even the desire – to publish your manuscript. Not to mention the ambition to do the dishes.
ciao cara heddi,
ReplyDeletebel post, e che sorpresa vedere il tuo libro sui nostri anni ai quartieri.. dovro stamparlo e portarlo in spiaggia quest'estate, in vena di un po' di sano amarcord.. o se possibile comprarlo (è possibile?).
ps: dissento, la marijuana e l'alcol sono da sempre il propellente principe della mia ambizione :P
baci a presto,
angelo
Heddi sei strepitosa :D "lucentezza accecante da bomba atomica" è una frase bellissima e sul punto 9 sono completamente con te, sempre in bocca al lupo! Noemi-tazzina
ReplyDeleteCiao Angelo, che bello risentirti! Mi farebbe proprio piacere che tu leggessi il libro sulla spiaggia. Per facilitare la lettura, se vuoi ti posso mandare il tutto tramite email cosi' lo puoi stampare piu' comodamente. E vedrai che sara' una lettura imbevuta di alcol, spinelli e sigarette (e un po' di caffeina)!
ReplyDeleteun abbraccio, h.
Cara Noemi, grazie, questo complimento da una bravissima scrittrice come te lo assaporero' a lungo - per me vale piu' dell'oro (e quasi quanto "l'oro nero", cioe' il caffe'). :)
ReplyDeleteHeddi: hehehe "l'oro nero": quanto hai ragione, anche per me è così prezioso il coffee :D quanto al complimento: sono io che ringrazio te!!!!
ReplyDeleteciao Heddi sono anna, il tuo blog è bellissimo soprattutto le tue strategie.Mi è piaciuto molto la n.7 perchè credo nei segni.Anch'io ho fatto un blog sulla musica nel mondo e per i bimbi,puoi trovare la favola musicale di pierino e il lupo,vai su www.musichemozionando.blogspot.com.
ReplyDeleteciao anna
Half a globe between us, but still we seem to have the same strategies, cara mia! Mine is perhaps even more successful as I don't ask my son (childless like I am) but my dog! And she'll wag her tail enthusiastically whatever I'll say if I remember to a) add her name somewhere and b) underline the importance of my speech by holding a dog biscuit. She might even jump on her hind legs if I just hold it up high enough! Hey, I normally don't do this, but I've opened a twin blog with music recently and as today, I've posted three Italian songs, I've immediately thought of you! I'd love to know what you think about the three songs. Here's the adress: http://musiccompilation.wordpress.com Hugs & kisses and to give you some courage & patience, let me quote that famous line from Cukor's "The Women": "Cin up… both of them!" ;-)
ReplyDeletePS: And never mind the Typo Devil – "Cin up" should read "Chin up", of course…
ReplyDeleteCara Anna, vai a vedere sul tuo sito che ti ho scritto una risposta.
ReplyDeleteun bacione!
heddi.