(photo by Rahul) |
Una settimana fa è scoppiata la lampadina nel bagno. Non
semplicemente fulminata, ma esplosa in mille pezzi, schegge taglienti finite
nella lavatrice, nei croccantini del gatto, nel corridoio. Ma è già la seconda
volta che mi succede una cosa del genere: pochi mesi fa una lampadina si è spenta
mandando per tutta la camera spruzzi di scintille bianche degni di Capodanno.
A week ago a
lightbulb exploded in my bathroom. It didn’t just go out but rather burst into
a thousand pieces, sharp shards ending up in the washing machine, the cat’s kibble,
the hallway. But it’s already the second time that something like this has
happened: a few months ago a lightbulb went out showering the guest room with
white sparks in a show worthy of the Fourth of July.
C’è elettricità
nell’aria. La vedo, la sento. E scientificamente infatti c’è, soprattutto
in una giornata ventilata come oggi, perché il vento riempie l’aria di ioni che
hanno una carica elettrica che porta irritabilità, ansia, allergie. Per quella
legge della natura secondo la quale le cose non sono sempre quelle che sembrano,
o magari per uno scherzo linguistico, sono proprio gli ioni caricati positivamente
che risultano negativi alla nostra salute fisica e mentale. Ma gli ioni
positivi non sono sempre stati così. Come Darth Vader, prima erano integri,
atomi tutti di un pezzo, ma poi hanno perso un elettrone e abbracciato il lato
oscuro. Incattiviti forse per quella dolorosa perdita, strisciano fuori dai
computer, forni a microonde e tubi di scappamento, per schizzare squilibrati
nell’aria. E noi letteralmente li ingoiamo.
There’s electricity
in the air. I can see it, I can feel it. And, scientifically speaking, it is in the air, especially on a windy day
like today, because wind creates electrically charged ions, which in turn cause
irritability, anxiety, allergies. According to that natural law by which things
are not always as they seem, or perhaps it’s just one of those linguistic tricks,
it’s the positively charged ions that have negative effects on our physical and
mental health. But positive ions were not always this way. Like Darth Vader, they used to be stand-up
guys, real wholesome atoms, but then they lost an electron and embraced the
dark side. Hardened by their painful loss, they slither out of computers,
microwaves and exhaust pipes to run amok in the air. And we swallow them, literally.
Per fortuna, come succede nella migliore tradizione hollywoodiana,
arrivano – dai boschi, dal mare o dalle cascate d’acqua – i buoni, gli ioni
negativi, per neutralizzare i cattivi con una sola sciabolata di carica
negativa che li fa perdere ogni forza e cadere a terra.
Fortunately,
just like in Hollywood, the good guys turn up. Negative ions rush in from the forests,
beaches and waterfalls to neutralize the baddies with their negative charge, a
single blow of which drains them of all their power and makes them fall to the
ground.
Mi chiedo se tutto questo c’entra qualcosa con le lampadine
di casa mia. E in effetti, gli ioni non assomigliano, secondo le illustrazioni
scolastiche, a delle minuscole lampadine elettriche? Forse c’è stata una
perdita di qualcosa nel proprio nucleo, un rovesciamento dell’equilibrio del
cuore, e non possono più essere le stesse di prima. Lampadine in preda a un
profondo cambiamento, lampadine in crisi.
I wonder if all
this might have something to do with the lightbulbs in my house. And actually, if
you look at a school textbook, don’t you think ions look a bit like tiny lightbulbs?
Maybe they lost something deep within their nucleus and there is turmoil within their
hearts, and now they can't go back to being who were before. Lightbulbs
going through a sea change, lightbulbs having a meltdown.
Ma non è detto che le lampadine siano come gli ioni
cattivi, perché nemmeno gli ioni buoni sarebbero tali se non fossero prima passati
attraverso un processo di trasformazione. Anche loro prima erano atomi normalissimi,
senza instabilità ne’ complicazioni, che però ad un certo punto hanno subìto uno
sconvolgimento, dovuto a fattori esterni, atmosferici, acquisendo un elettrone in più. E dunque ciò che li ispira, ciò che
gli accende l’anima e la voglia di migliorare il mondo, è il cambiamento. Lo
ione è definito proprio dal movimento: deriva dal greco ienai, “andare”. Sono atomi irrequieti.
And yet who’s
to say that lightbulbs are like bad ions? For not even the good ions would
be good if they hadn’t first undergone a process of transformation. They too
used to be perfectly normal atoms, without any worries or signs of instability,
who then, at some point and for whatever external, atmospheric reasons, experienced
an upheaval by gaining an
electron. And so what drives them, what fires them up and makes them want to make the world a better place, is change. An ion is defined by movement: it comes from the
Greek ienai, “to go”. Ions are
just restless souls.
Alla fine, l’unica storia che vale la pena di raccontare è
l’evoluzione dell’essere. Per questo, aspetto con gioia la terza volta che una
lampadina mi esplode, come un’epifania, sopra la testa, facendomi testimone della
sua dolorosa ma spettacolare metamorfosi. Tre, nei racconti antichi come anche
nella natura, è il numero magico. E poi non c’è due senza tre.
In the end,
the only story worth telling is the story of the evolution of the self. That’s
why I joyfully await the third time a lightbulb explodes over my head, like an
epiphany, so that I can witness its painful but spectacular metamorphosis.
Three, in ancient stories just as in nature, is the magic number. And the third
time’s a charm.